Dopo circa un anno di interruzione, riprende a pieno ritmo la pubblicazione del magazine Frattura Scomposta.
In qualità di editore e direttore dellla rivista, nonchè insegnante di materie legate al mondo dell'informatica, ho voluto coinvolgere nel progetto di riedizione del magazine, alcuni studenti dell'Istituto Politecnico di Grumello del Monte, scegliendoli fra i più meritevoli, ovviamente a mio "insindacabile giudizio".
I ragazzi del 3° e 4° anno di Informatica e le ragazze del 4° anno di grafica, si sono distinti/e per la loro professionalità e coesione, raggiungendo livelli qualitativi riscontrabili solo in aziende di settore, a loro va tutto il mio affetto e la mia stima.
Vorrei ovviamente ricordare i loro nomi: Andrea Belotti, Michelle Belotti, Nicholas Ghilardi, Martina Mazza, Chiara Peri, Daniel Caldara, Diego Moschella, Vincenzo Lauria, Sykja Suhar.
Il lavoro non è terminato... Siamo solo all'inizio di una grande avventura che porterà tutti noi e soprattutto gli studenti coinvolti, a scoprire il fantastico mondo dell'editoria digitale, arrivederci a presto!!
La rivista nasce nel dicembre del 2004 (periodicità bimestrale) con l’intento di portare alla luce artisti emergenti considerati di qualità, attraverso una selezione che viene attuata dal comitato redazionale. La rivista è stata progettata e realizzata solo in formato elettronico (PDF) scaricabile dal sito ufficiale, per due motivi principali: 1) il non sottostare ad un limite di pagine; 2) una più capillare e virale diffusione. Il nome Frattura Scomposta nasce dal fatto di voler realizzare un magazine fuori dal coro e lontano dalle “pastette” che caratterizzano, in gran parte, il movimento artistico italiano, dove la qualità artistica è messa in secondo piano rispetto alle conoscenze, al clientelismo, al nepotismo, una ingiustificata esterofilia ed in alcuni casi anche una discreta mancanza di cultura nel settore. La redazione ha ritenuto fondamentale che tutti gli artisti italiani emergenti di qualunque provenienza, potessero avere uno strumento attraverso il quale poter far sentire la loro voce, nel caso specifico far vedere ad un folto pubblico, le loro reali qualità artistiche che diversamente nessuno o pochissimi avrebbero potuto notare ed apprezzare. L’interesse per la rivista è andato sempre più aumentando e nel 2006 si decise di pubblicare, all’interno di ogni numero, anche alcuni artisti affermati che sentissero la necessità di mettersi in gioco e dialogare con i colleghi emergenti. Nel 2007 la redazione di Frattura Scomposta, prese la decisone di “far uscire” gli artisti dal virtuale della rivista elettronica ed immergerli nella “concretezza” delle mostre, pertanto, con l’aiuto di alcune realtà importanti dell’arte contemporanea italiana come Libreria Bocca, Wannabee Gallery e Fabbrica Borroni; a Venezia, in occasione della 54° Biennale Arti Visive, Frattura Scomposta presentò il progetto espositivo “Aliens le forme alienanti del contemporaneo” che fortunatamente ebbe un grande seguito di pubblico e fece parlare di se le riviste di settore.
Nel 2012 in occasione della Biennale di Architettura di Venezia, Frattura Scomposta riparte, più forte e consapevole di prima, con una gran voglia di fare, di essere al centro dell’arte italiana. La rivista prosegue esattamente come negli anni precedenti il suo percorso ma con una maggior consapevolezza soprattutto in ambito digitale e comunicativo. Venendo al presente, attualmente Frattura Scomposta viene scaricata (gratuitamente) da circa 60.000 appassionati ad ogni uscita; ha realizzato altre 5 tappe dell’evento Aliens oltre quella del 2007, in diverse città italiane (Como; Bologna; Milano; Lecce; Ferrara); ha presentato al pubblico, in queste occasioni, 275 artisti emergenti e 122 artisti affermati dei quali ben 85 presenti in varie edizioni della Biennale Arti Visive di Venezia. Frattura Scomposta attualmente ha affiancato al magazine digitale in formato pdf la stessa versione ma in forma sfogliabile e consultabile online; una rivista quotidiana denominata “Frattura Scomposta Flipboard” che raccoglie tutte le informazioni del mondo dell’arte provenienti dalla rete, scaricabile in formato APP per supporti mobili ma anche consultabile sul web attraverso un sito costantemente aggiornato. Frattura Scomposta è divenuta partner del progetto artisticoculturale “Google Cultural Institute” attraverso il quale sta digitalizzando e mettendo in rete tutti gli eventi che l’hanno vista coinvolta e tutte le riviste uscite sino a questo momento.